Nuova Riveduta:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro un altro uomo, Dio lo giudica; ma se pecca contro il SIGNORE, chi intercederà per lui?» Quelli però non diedero ascolto alla voce del loro padre, perché il SIGNORE li voleva far morire.

C.E.I.:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro un altro uomo,
Dio potrà intervenire in suo favore,
ma se l'uomo pecca contro il Signore,
chi potrà intercedere per lui?».
Ma non ascoltarono la voce del padre, perché il Signore aveva deciso di farli morire.

Nuova Diodati:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro un altro uomo, DIO lo giudica, ma se un uomo pecca contro l'Eterno, chi intercederà per lui?». Ma essi non diedero ascolto alla voce del loro padre, perché l'Eterno voleva farli morire.

Riveduta 2020:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro un altro uomo, Iddio lo giudica; ma, se pecca contro l'Eterno, chi intercederà per lui?”. Quelli però non diedero ascolto alla voce del padre loro, perché l'Eterno li voleva far morire.

La Parola è Vita:

1Samuele 2:25

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La Parola è Vita
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Riveduta:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro un altr'uomo, Iddio lo giudica; ma, se pecca contro l'Eterno, chi intercederà per lui?' Quelli però non diedero ascolto alla voce del padre loro, perché l'Eterno li volea far morire.

Ricciotti:

1Samuele 2:25

Se uno pecca contro un uomo, si può placare Dio per lui; ma se pecca contro il Signore chi intercederà per lui?». Essi però non ascoltarono la voce del padre loro, giacchè il Signore li voleva far morire.

Tintori:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro un altro uomo, si può placare Dio per lui; ma se pecca contro Dio, chi pregherà per lui?» Ma essi non diedero ascolto alla voce del loro padre, perchè il Signore voleva farli morire.

Martini:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro un altr'uomo, può impetrarsi per lui pietà da Dio: ma se contro Dio pecca un uomo, chi farà orazione per lui? Ma quelli non ascoltaron la voce del padre loro: perchè il Signore voleva uccidergli.

Diodati:

1Samuele 2:25

Se un uomo pecca contro ad un altro uomo, Iddio lo giudica; e se un uomo pecca contro al Signore, chi pregherà per lui? Ma essi non attesero alla voce del padre loro; perciocchè il Signore voleva farli morire.

Commentario abbreviato:

1Samuele 2:25

11 Versetti 11-26

Samuele, essendo devoto al Signore in modo particolare, fin da bambino fu impiegato nel santuario per i servizi di cui era capace. Poiché lo faceva con una disposizione d'animo devota, veniva chiamato ministro del Signore. Egli ricevette una benedizione dal Signore. Quei giovani che servono Dio al meglio delle loro possibilità, Egli li metterà in grado di migliorare, affinché possano servirlo meglio. Eli rifuggiva dai problemi e dalle fatiche. Questo lo portò ad assecondare i suoi figli, senza usare l'autorità genitoriale per frenarli e correggerli quando erano giovani. Ammiccò agli abusi nel servizio del santuario finché non divennero consuetudini e portarono ad abomini; e i suoi figli, che avrebbero dovuto insegnare il bene a coloro che si dedicavano al servizio del santuario, li spinsero alla malvagità. Il loro reato fu commesso anche nell'offrire i sacrifici per i peccati, che simboleggiavano l'espiazione del Salvatore! I peccati contro il rimedio, l'espiazione stessa, sono pericolosissimi, calpestano il sangue dell'alleanza. Il rimprovero di Eli era troppo mite e gentile. In generale, nessuno è più abbandonato dei figli degenerati di persone pie, quando rompono i freni.

Riferimenti incrociati:

1Samuele 2:25

De 17:8-12; 25:1-3
1Sa 3:14; Nu 15:30; Sal 51:4,16; Eb 10:26
1Ti 2:5; Eb 7:25
De 2:30; Gios 11:20; 2Cron 25:16; Prov 15:10; Giov 12:39,40

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